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Marzia Capotorti è una giovane bartender cinica e sprezzante dei futili sentimentalismi, delle facili ipocrisie che la circondano e la assediano nella vita privata come al bancone del bar. In seguito a un banale incidente si ritrova in coma. Ma è un coma lucido che le permette di osservare e commentare con effetto tragicomico le pantomime da capezzale che si svolgono davanti al suo letto d'ospedale. Attraverso le visite di parenti, amici e colleghi conosciamo la quotidianità di Marzia prima dell'incidente, e al tempo stesso, attraverso l'espediente della teoria del cocktail-personalità (con cui la protagonista associa un drink a ognuno di loro), vengono presentati i personaggi principali della storia. Tutto sembrerebbe in equilibrio